Perovskite – Cristallo di 7 x 11 mm – Rocca di Castellaccio – Coll. F.Bedognè – Foto R.Appiani
Formula:
CaTiO3
Sistema:
ortogonale
Brevi
note
Cristalli simili a cubi, fino ad oltre 4 cm di spigolo, tra i più grandi esistenti in natura, di colore bruno a volte con riflessi rossastri o gialli, provengono dalle vene calcitiche che intersecano le serpentiniti del Sasso Moro, del Monte Cavaglia e del Lago Cassandra. “Cubi” più piccoli ma molto nitidi, con una lucentezza adamantino-resinosa, giallo miele o bruno caffè, emergono sciogliendo con acidi la calcite che riempie le fessure delle rodingiti e dei cloritoscisti della Rocca di Castellaccio. Molto interessanti sono anche i cristallini tabulari, nitidi e lucenti, da gialli, a bruni, a cremisi, disposti in pacchetti che si intersecano ad angolo retto, rinvenuti da F.Grazioli, e quelli bruno scuri costituti dalla combinazione del “cubo” con il “tetracisesaedro”. Il minerale è stato rinvenuto anche in una lente di cromite della Val Lanterna.