Rutilo – Cristalli geminati con spigoli fino a 38 mm – Alpe Senevedo – Coll. A.Pedrotti – Foto R.Appiani
Formula:
TiO2
Sistema:
tetragonale
Brevi
note
Cristalli anche enormi vengono segnalati lungo un’ampia fascia di gneiss che si estende dal Pizzo Scalino fino alla Valle del Muretto. All’Alpe Senevedo superiore sono stati rinvenuti vistosi prismi striati secondo l’allungamento, color grigio ferro con riflessi rossastri, talora ben terminati alle estremità e con geminazioni a ginocchio, inclusi in vene di quarzo. Nelle fessure degli gneiss o nelle cavità dei marmi il rutilo forma invece aghetti isolati, riuniti in ciuffi o a graticcio, con i caratteri della varietà sagenite. Il colore varia, in funzione del contenuto in ferro, dal grigio, al rosso, all’arancio, al giallo oro, la lucentezza è adamantina per l’alto indice di rifrazione. I campioni più significativi sono stati raccolti sul Pizzo Tremogge, in Val di Scerscen, in bassa Val Torreggio, in Val Sora e nelle discariche delle miniere di talco della Val Lanterna. A volte sottili aghi di sagenite sono inclusi entro cristalli limpidi di quarzo. Geminazioni multiple ad anello o a cuore sono tipiche della Val Gerola e della Val Bonino. Bei campioni sono stati rinvenuti anche a Giavera, al Pizzo di Pian in Val Febbraio e in Valle di Starleggia.