Brevi
note
Il berillo è un diffuso accessorio dei filoni pegmatitici tardo alpini legati al Plutone Masino-Bregaglia. La concentrazione del berillio nel Ghiandone è la più elevata riscontrata nelle Alpi. I campioni migliori sono stati rinvenuti in Val Codera, nei dintorni di Chiavenna, in Val Masino, in Val Sissone, al Ciatèe di Vazzeda ed al Monte del Forno. Il berillo si colloca solitamente al nucleo dei filoni immerso in noduli di quarzo compatto al contatto con aggregati di muscovite. I cristalli presentano abito prismatico esagonale allungato con terminazioni piatte o a calotta emisferica o a scalpello. Il colore varia, in funzione del contenuto in ferro, dal celeste chiaro, al verdazzurro, ad un magnifico azzurro oltremare. Alcuni cristalli della varietà acquamarina presentano porzioni limpide suscettibili di taglio come gemme. I rari cristalli gialli della varietà eliodoro sono sempre associati con minerali radioattivi e talora li includono. Le particelle sganciate da questi ultimi agiscono come proiettili che avviano la demolizione dell’edificio cristallino del berillo, determinando il cambiamento cromatico.
In Alta Valle è stato rinvenuto in Val Grosina e Val Dombastone.