
La Valmalenco: Un Paradiso per i Minerali
La Valmalenco è considerata un paradiso per i minerali grazie alla sua straordinaria ricchezza geologica. Situata nelle Alpi Retiche, questa valle custodisce una grande varietà di rocce metamorfiche e ultrabasiche, che hanno favorito la formazione di oltre 250 specie mineralogiche, molte delle quali rare o uniche. Tra le più celebri ci sono la calzirtite, la tiragalloite, la bazzite e altri minerali delle serpentiniti.
La combinazione tra l’attività tettonica e il chimismo ha reso possibile una concentrazione e diversificazione di minerali senza pari in Europa, attirando da decenni geologi, ricercatori e collezionisti da tutto il mondo. La Valmalenco non è solo un luogo di studio scientifico, ma anche una meta affascinante per gli appassionati di mineralogia, che possono esplorare le sue spettacolari formazioni mineralogiche e scoprire i segreti della terra. La sua importanza geologica ne fa un punto di riferimento per la ricerca e una testimonianza della complessità del nostro pianeta.

Quarzo con fantasmi e magnesite, cristallo di 6,3 cm proveniente dal Dosso dei Cristalli. Ex collezione F. Bedognè ora Museo Mineralogico di Lanzada. (Foto Roberto Appiani)

Quarzo cloritizzato con cristalli fino a 9 cm proveniente dal Rusun, Lanzada. Ex collezione F. Bedognè ora Museo Mineralogico di Lanzada. (Foto Roberto Appiani)

Vesuvianite policroma, cristallo di 4 mm proveniente dalla Cava Mauri, Lanzada. Ex collezione F. Bedognè ora Museo Mineralogico di Lanzada. (Foto Roberto Appiani)

Titanite, cristallo di 1,4 cm proveniente dal Cassandra, Torre S. Maria. Ex collezione F. Bedognè ora Museo Mineralogico di Lanzada. (Foto Roberto Appiani)

Fluoroapofillite-(K) su calcite con rose di 4 cm proveniente dalla Val Sissone. Collezione Ivano e Samuele Foianini. (Foto Roberto Appiani)

Tiragalloite con cristalli fino a 2 mm proveniente dalla vedretta dello Scerscen. Collezione Ivano e Samuele Foianini. (Foto Roberto Appiani)